FPS frenetico che combina azione medievale e tecnologia infernale in un oscuro universo DOOM
Se stai cercando un FPS di pura azione e battaglie cruente, DOOM: The Dark Ages è proprio ciò di cui hai bisogno. Questo nuovo capitolo della mitica saga di DOOM ci porta in un universo medievale dark fantasy, pieno di demoni che dovremo distruggere. Se l'idea ti piace, puoi scaricare DOOM: The Dark Ages per PC e sperimentare questa miscela unica di velocità e caos infernale.
Visivamente, DOOM: The Dark Ages mescola il classico con tocchi moderni, con scenari cupi e animazioni dettagliate. Il gameplay conserva la velocità tipica della saga, con un arsenale che combina armi medievali e tecnologia infernale.
5 cose da sapere prima di scaricare DOOM: The Dark Ages
- L'azione è pura e frenetica, perfetta per chi vuole divertirsi con combattimenti veloci.
- Le mappe sono lineari, ma piene di segreti e collezionabili che incoraggiano l'esplorazione.
- Puoi personalizzare la difficoltà nel dettaglio, compreso il tempo di risposta per il parry e anche il danno inflitto.
- Le esecuzioni sono molto meno accattivanti rispetto a DOOM Eternal, ma il combattimento è comunque appagante.
- Rispetto agli altri titoli della saga, DOOM: The Dark Ages è più frenetico di DOOM 2016, meno cruento di DOOM Eternal, ma mantiene quella sensazione intensa di essere una forza inarrestabile in combattimento.
DOOM: The Dark Ages ridefinisce la brutalità classica con una velocità e uno stile freschi che mantengono viva l'essenza della saga.
In definitiva, DOOM: The Dark Ages non è migliore né peggiore degli altri DOOM, è diverso e gradevole. Questo capitolo punta su un'esperienza di azione più moderna e costante, ma senza dimenticare che lo spirito dei DOOM consiste nell'essere FPS viscerali e frenetici.
Requisiti e informazioni aggiuntive:
- Sistema operativo richiesto: Windows 10

Dedito alla navigazione web fin dalle origini di Internet, mi considero un veterano digitale che ha vissuto l’ascesa di Internet in prima linea in forum specializzati che oggi non esistono più. E ora che mi guardo indietro, mi sembra...

Erika Cecchetto